CONTENZIOSO TRIBUTARIO: NEWS

Società estero vestite - Orientamento della Cassazione

Con una recente sentenza, n. 6476 del 09.3.2021, la Corte di Cassazione conferma il proprio orientamento in tema di sede fiscale in Italia di società aventi sede legale all'estero.

La Suprema Corte, infatti, ribadisce che, al fine di stabilire se il reddito prodotto da una società possa essere sottoposto a imposizione in Italia, assume rilevanza decisiva il fatto che l'adozione delle decisioni riguardanti la direzione e la gestione dell'attività avvenga in Italia, anche qualora la sede sociale sia stabilita all'estero.

In buona sostanza, al fine di determinare la residenza fiscale, puntualizza la Corte, occorre fare riferimento al Paese nel quale ha sede l'amministrazione della società, intendendosi per tale il luogo dove hanno concreto svolgimento le attività amministrative e di direzione, vale a dire il luogo stabilmente utilizzato per il compimento degli affari e dell'impulso dell'attività, anche qualora in detto Paese fossero presenti pochi o marginali clienti.

Destinazioni di beni in Trust - Conferma della Corte di Cassazione

Una recente sentenza della Corte di Cassazione (07.02.2020, n. 2897) ha confermato quello che è ormai l'orientamo consolidato della giurisprudenza di legittimità, secondo il quale la destinazione di beni al Trust non costituisce fattispecie assoggettata all'imposta sulle donazioni (e, quindi, neppure alle imposte ipotecaria e catastale in misura proporzionale), poichè tale imposta, sulla base della vigente legislazione, è dovuta soltanto nel momento in cui i beni, in precedenza conferiti al Trust, sono devoluti ai beneficiari al termine di questo.

Fatture insistenti : Una breve lezione della Corte di Cassazione

Una recente sentenza della Corte di Cassazione, n. 21996 del 18 maggio 2018, contiene un sunto di notevole chiarezza in ordine alle circostanze al verificarsi delle quali una fattura può essere ritenuta emessa per operazioni inesistenti (c.d. "fattura falsa") e la cui emissione e il cui utilizzo determinano i reati di cui al D.L.vo n. 74/2000, gravemente puniti con la reclusione da 18 mesi a 6 anni.

La Corte ribadisce, innanzitutto, che l'inesistenza può essere di due tipi: oggettiva e soggettiva.

L'insistenza è oggettiva quando l'operazione indicata nella fattura (cessione di beni o prestazione di servizi) non è stata realmente effettuata, in tutto o in parte.

Pure, l'inesistenza è oggettiva quando indica un'operazione diversa da quella realmente effettuata (c.d. "inesistenza giuridica").

L'inesistenza è soggettiva quando, sebbene l'operazione sia reale, uno dei due soggetti (chi emette la fattura e chi nella fattura è indciato quale cessionario o committente) sia estraneo all'operazione indicata nella fattura.

 

SANZIONI PER OMESSI/RITARDATI VERSAMENTI - CONCORSO FORMALE

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 21570 del 20.10.2016, ha affermato che, al verificarsi di talune condizioni, al contribuente che ha ripetutamente violato gli obblighi di versamento delle imposte alle scadenze fissate (più violazioni nel medesimo periodo d'imposta o identiche violazioni in differenti periodi d'imposta) NON deve essere comminata una sanzione pari alla somma algebrica delle sanzioni previste per ogni singola violazione, bensì, dovendosi applicare le previsioni di cui all'articolo 12, D.L.vo n. 472/1997 in tema di concorso di violazioni e di continuazione, la sanzione per la violazione più grave, aumentata da un quarto al doppio e, se la stessa violazione è commessa in diversi periodi d'imposta, aumentata dalla metà al triplo.

TRIBUTI LOCALI - INGIUNZIONE DI PAGAMENTO

Le sezioni unite della corte di cassazione, con la sentenza n. 30 del 05.01.2016, hanno chiarito che la competenza delle controversie relative alle ingiunzioni di pagamento emesse dagli enti locali per la riscossione dei propri tributi (quali ici e imu per esempio) deve essere attribuita alle commissioni tributarie e non al tribunale ordinario. Il supremo consesso ha affermato che non si può dubitare del fatto che la giurisdizione a conoscere le controversie in materia di ici e imu sia attribuita al giudice tributario, e che non può essere certo lo strumento giuridico utilizzato dal singolo ente locale per la riscossione dell’imposta (l’ingiunzione fiscale appunto, in luogo dell’ordinaria cartella di pagamento) a incidere sulla giurisdizione del giudice tributario, essendo peraltro tale ingiunzione sostanzialmente assimilabile all’iscrizione dell’imposta nel ruolo, la cui impugnazione rientra indiscutibilmente nella giurisdizione del giudice tributario